tratto dal quotidiano Trentino dd. 25/05/2010
D Antuono a sorpresa: «Voto a sinistra»
D Antuono a sorpresa: «Voto a sinistra»
ROVERETO. Doveva essere una coalizione coesa, unita nel fornire un’indicazione al proprio elettorato sul voto di domenica. Invece il fronte di centrodestra, in vista del ballottaggio, si scompone e comincia a palesare difformità di vedute. E di voto. A dimostrarlo è il primo «outing» che giunge da Ciro D’antuono, secondo più gettonato del Pdl con 144 voti, che a sorpresa annuncia la sua decisione di dare il voto ad Andrea Miorandi. Un orientamento che va in direzione diametralmente opposta a quella che i coordinatori del Pdl di Rovereto, Giorgio Leonardi e Piergiorgio Plotegher, hanno indicato qualche giorno fa. Dicendo, senza girarci attorno, che Miorandi è simpatico ma che votare a sinistra non si può. Per questione di ideologia e di logiche provinciali, che vedono in Dellai il nemico numero uno. Ma Ciro D’Antuono, in una lettera aperta ai cittadini di Rovereto, spiega di avere scelto muovendo da ben altra logica. Che è quella, trattandosi di elezioni amministrative, volta a fare il bene della città, a prescindere da ideologie politiche e interessi personali. Un bene collettivo che dall’alto della sua esperienza di consigliere, prima della maggioranza valdughiana e poi dell’opposizione, non può coniugarsi assolutamente al nome del sindaco uscente. «La mia volontà di partecipazione al dibattito politico, come consigliere, è sempre caduta nel vuoto - scrive D’Antuono -. Mai è stato guardato il contenuto delle mie proposte, mai le tematiche che riguardano la città. Nè è stato recepito l’indirizzo sulle politiche familiari». Sia l’ex sindaco che la sua maggioranza, aggiunge, hanno negato al Consiglio comunale il ruolo istituzionale che gli spetta, «deprimendo il luogo principale in cui si fa democrazia». Voto, dunque, a Miorandi: «Credo che per dare nuovo slancio alla città ci sia bisogno di gente giovane, che sappia interpretare in maniera più consona la nostra realtà». Giovane come Barbara Lorenzi, «portatrice di una proposta politica di cambiamento». E oggi sarà lei a esprimersi ufficialmente sul voto di domenica. E il suo ragionamento non dovrebbe scostarsi molto da quello di D’Antuono: tra i due candidati, minor male il nuovo e giovane. Mentre la Lega, riunita ieri sera, se sceglierà di dare indicazioni non sarà di sicuro per Miorandi. Troppo incompatibile su tutti i temi che contano: dalla sicurezza agli immigrati. (l.lor.)
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