venerdì 19 marzo 2010

La giunta ci prende in giro. D'Antuono spiega l'ostruzionismo sull'ex stazione corriere. "Volumi e funzioni sono decisi: un concorso d'idee farsa"





«La giunta ci prende in giro»
ROVERETO. «Non fatemi passare per quello che è contro per il piacere di esserlo: farò l’ostruzionismo contro il concorso di idee per la stazione autocorriere, solo perchè è una farsa». Ciro D’Antuono conferma il suo no anche all’indomani della riunione di commissione che si era voluta per cercare di superare le distanze tra maggioranza e opposizione. Ma lo vuole spiegare e, soprattutto, vuole rendere a Tomazzoni e Valduga la responsabilità della rottura del dialogo. Perchè, spiega, dialogo non c’è mai stato. «Un concorso di idee per il rilancio di quell’area mi va benissimo. Ma vero però. Che significa lasciare campo libero ai progettisti, che possano pensare il futuro urbanistico migliore per quell’area. Dire loro che ci devono stare spazi residenziali, spazi commerciali e parcheggio significa tarpare ogni possibilità. Possono solo disegnare come meglio credono volumi e funzioni già decisi. E decisi in un modo che ritengo dannoso per la città: farne solo una questione di economicità fa torto al pregio di quell’area. Così come ragionarci oggi, prima di sapere che impatto avrà sulla viabilità il nuovo complesso di via Teatro, mi sembra ignorare un problema serio. Per tutto questo mi opporrò, non per preconcetti».

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